SCOPERTA LA SUPERNOVA EXTRAGALATTICA SN2019cda DALL’OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI MONTARRENTI (SIENA)

Scoperto nuovo evento esplosivo extragalattico dall’ Osservatorio Astronomico di Montarrenti (Siena) dai ricercatori Simone Leonini, Massimo Conti, Paolo Rosi e Luz Marina Tinjaca Ramirez, membri dell’Italian Supernovae Search Project (ISSP).

Nella notte del 24 marzo scorso, il telescopio Ritchey-Chretien di 0.53mt. di diametro gestito dall’Unione Astrofili Senesi, era impegnato in una sessione automatica alla ricerca di oggetti transienti. L’elenco predisposto per la serata prevedeva anche la sorveglianza della piccola galassia di classe Seyfert NGC3362 che mostra segni di intensa attività energetica, tanto da aver ospitato due precedenti eventi esplosivi (SN 2010ct, SN 2001Y). Visibile nella costellazione zodiacale del Leone, la spirale dista circa 390miloni di anni luce.

Terminata la sessione, si è attivato il programma autoprodotto di rilevazione automatica di nuove sorgenti luminose che ha selezionato un numero di candidati per cui era necessario la verifica diretta del controllore umano.
Uno degli astri individuati in un braccio esterno della galassia stimato di Mag. 18.1CR +/- 0.07 (catalogo UCAC4), ha particolarmente attirato la nostra attenzione.
La successiva analisi è stata particolarmente complessa in quanto il campo del nuovo oggetto era in piena eclittica ed attraversato dall’orbita di numerosi asteroidi. Inoltre, la nuova sorgente si trovava pressoché sovrapposta al precedente evento SN2010ct, con la  possibilità che potesse trattarsi quindi non di una supernova ma di un outburst di una LBV (Luminous Blue Variable) anche se la magnitudine stimata dell’oggetto non sarebbe stata compatibile con la distanza della galassia ospite.
Risolto ogni residuo dubbio, e convinti di trovarsi di fronte ad un nuovo evento esplosivo, abbiamo immediatamente avvisato la comunità astronomica mondiale tramite il sistema di allerta del Transient Name Server predisposto dell’International Astronomical Union.

Alla segnalazione hanno prontamente risposto gli astronomi dell’Osservatorio Astronomico di Padova-Asiago che hanno attivato il team del Global SN Project ed il telescopio Faulkes North di 2,0mt di diametro dell’Osservatorio Haleakala situato alle Isole Hawaii. Inoltre, in modo indipendente, anche i professionisti del Zwicky Transient Facility (ZTF) hanno caratterizzato l’oggetto dal Monte Palomar (California) con il telescopio P-60 da 1.5mt di diametro.  L’evento esplosivo è stato catalogato come supernova di tipo Ic individuato intorno al suo massimo di luminosità.

Questa enigmatica classe di supernovae rappresenta circa un quinto di tutte quelle osservate ma non è stata ancora chiarita con certezza l’identità della stella progenitrice che subisce il collasso del nucleo dopo essere stata spogliata dei propri strati esterni di idrogeno ed elio.

Il nuovo astro è stato designato SN 2019cda dall’Unione Astronomica Internazionale, attribuendo la paternità ufficiale della scoperta agli astrofili senesi.

Questa nuova scoperta, che interrompe un lungo digiuno dei ricercatori italiani, è dedicata alla memoria di Alessandro (Alex) Dimai, appassionato “supernovista” recentemente e prematuramente scomparso. Un modo per salutare, assieme agli amici        dell’ ISSP,
 l’ultimo viaggio verso le stelle di un grande uomo, un entusiasta astrofilo ed un generoso maestro. Ciao Alex, questa stella brilla per te! 

Simone Leonini

SN2019cda

La supernova SN2019cda nella galassia NGC3362 (credit J. Brimacombe)


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