Il gruppo di ricercatori dell’Osservatorio Astronomico di Montarrenti (Siena) conduce attività di ricerca di eventi transienti extragalattici, secondo una strategia di survey asimmetrica ed ad alta cadenza, di specifiche galassie selezionate.
Riprendere infatti l’esplosione di una supernova poche ore dopo che il bagliore della deflagrazione inizi a raggiungere la Terra, ha un’importanza fondamentale per gli astronomi che, in questo momento, hanno la possibilità di raccogliere indizi unici per comprendere i processi esplosivi e la natura delle stelle progenitrici.
La notte del 6 giugno scorso, il telescopio Ritchey-Chretien dal diametro di 0.53m equipaggiato di ccd retroilluminato, ha ripreso la piccola spirale barrata denominata UGC08685. Distante circa 480 milioni di anni luce, ha già ospitato un precedente evento esplosivo (SN1993ak). La galassia è visibile nella costellazione dei Canes Venatici ad 1 grado a nord di M3, uno dei più brillanti amassi globulari del cielo boreale.
Il sistema automatico di controllo, che si attiva all’alba subito dopo il parcheggio del telescopio e che confronta le sorgenti luminose dell’immagine corrente con quella di archivio, ha rilevato in uno dei bracci esterni della galassia la presenza di un nuovo oggetto di Mag. 18.9CR +/-0.14 (USNO-B1). La sua bassa luminosità e la qualità mediocre dell’immagine dovuta ad uno scarso seeing, ha reso necessaria una verifica che è stata possibile effettuare l’indomani, confermando la presenza del transiente in rapido incremento di luminosità (Mag. 18.5CR +/-0.17 – USNO-B1).
Immediatamente è stata annunciata alla comunità astronomica l’individuazione di un nuovo candidato supernova tramite i canali predisposti dell’International Astronomical Union grazie ai quali, conoscendo la data dell’ultima osservazione negativa effettuata dalla survey del Zwicky Transient Facility, abbiamo potuto stabilire che la scoperta è avvenuta entro sole 40 ore dall’esplosione.
Nella stessa notte, il Target and Alert team di ePESSTO+ (la survey spettroscopica pubblica degli oggetti transienti condotta dall’Osservatorio Europeo Australe) inserisce la nuova sorgente nell’elenco target della propria sessione di lavoro, riuscendo a caratterizzare il transiente a poco più di 24 ore dalla scoperta grazie all’utilizzo dell’ESO New Technology Telescope, strumento da 3.58m di diametro operante a La Silla, Cile.
Con il Telegramma Astronomico n. 12852, l’oggetto viene classificato come supernova tipo II a collasso nucleare, con alcune caratteristiche di una tipo IIn, individuata prima del suo massimo di luminosità.
Il giovanissimo astro viene quindi designato ufficialmente SN2019hbt ed assegnata la paternità della scoperta a Simone Leonini, Massimo Conti, Paolo Rosi e Luz Marina Tinjaca Ramirez, parte dell’Italian Supernovae Search Project (ISSP).
Simone Leonini |